La dimensione sociale di un sistema di gestione per la qualità
Per competere in un mercato globale, la valutazione di un’impresa va oltre il dibattito sulla crisi economica o sui cambiamenti climatici ma si deve necessariamente estendere anche ad una dimensione sociale.
Da qui la necessità di passare da una visione tipica dei sistemi di gestione per la qualità ad una governance di sostenibilità focalizzata sulla trasparenza e il rispetto delle regole.
L’accresciuta attenzione dei consumatori fa sì che le imprese più attente sentono sempre più la necessità di dare evidenza delle scelte adottate per darsi una svolta “responsabile” nel rispetto della normativa, nazionale e internazionale, per garantire condizioni di sicurezza, salute, equità, partecipazione, giustizia.
Per la gestione ambientale e la sicurezza, non esiste uno standard tecnico certificabile che abbia le garanzie di terzietà come possono esserlo le norme ISO, anche la norma ISO 26000:2010 per la Responsabilità Sociale delle organizzazioni, si configura come uno strumento per diffondere cultura della Corporate Social Responsibility più che per gestirla. lTC – International Trade Centre, agenzia che si occupa di sviluppo del commercio nell’ambito del WTO – World Trade Organization, ha censito oltre 170 standard che si propongono il medesimo obiettivo di diffondere i principi di responsabilità sociale e migliorare le condizioni di vita sul nostro pianeta. La scelta quindi è tutt’altro che facile.
Quali criteri adottare nella scelta dello standard?
Fondamentale procedere con un’analisi preventiva che permetta di rilevare l’esistenza di eventuali norme di prodotto/settore che includano requisiti di sostenibilità, e contestualmente conoscere quali standard le parti interessate ritengono particolarmente influenti per il mercato e per l’opinione pubblica di riferimento.
Nel settore agroalimentare gli standard più noti sono i seguenti:
• Il Global Compact delle Nazioni Unite: è uno standard che copre tutte le principali tematiche della responsabilità sociale, che incoraggia le imprese di tutto il mondo a creare un quadro economico, sociale ed ambientale atto a promuovere un’economia mondiale sana e sostenibile che garantisca a tutti l’opportunità di condividerne i benefici.
• The Ethical Trading Initiative (ETI): è una rete internazionale di imprese, organizzazioni sindacali e ONG che promuove il rispetto dei diritti dei lavoratori con l’obiettivo di impegnarsi per un mondo in cui tutti i lavoratori siano liberi da sfruttamento e discriminazione, e godano di condizioni di libertà, sicurezza ed equità.
• Le Linee Guida OECD (Organisation for Economic Cooperation and Development) attraverso le quali viene richiesto alle multinazionali di svolgere le loro attività operando in armonia con le politiche e le aspettative sociali ed ambientali al fine di indirizzare ed orientare l’operato verso comportamenti di business responsabile.
• Sedex: organizzazione no profit nata per iniziativa di un gruppo di operatori al dettaglio in Gran Bretagna per risolvere il problema di molte aziende costrette a “subire” più volte lo stesso tipo di audit da parte di più clienti, e per rispondere alla necessità di creare filiere di fornitori affidabili anche sul piano della Responsabilità Sociale. Sedex ha sviluppato un modello di audit basato su 4 pilastri: lavoro, salute e sicurezza, ambiente e correttezza negli affari. E’ applicabile ad aziende di ogni settore e dimensione; per questo motivo è un ottimo strumento per la gestione della filiera a livello globale.
L’adozione di questi schemi aumenta la conoscenza dei propri rischi, favorisce la comunicazione trasparente con le parti interessate, rafforza la reputazione, stimola la creatività nell’identificazione di opportunità e contribuisce costruire il vantaggio competitivo.
Per qualsiasi standard prescelto, quello che conta è darsi un programma di adesione economicamente sostenibile, armonicamente inserito e gestito insieme a tutti gli altri requisiti ed impegni presi dall’azienda, perseguito con coerenza e comunicato in modo trasparente.
Se vuoi saperne di più ed approcciare in modo corretto alla SOSTENIBILITA’ sono a disposizione per fornirti indicazioni e riferimenti utili per te e per la tua impresa.
a cura di Gianpietro Boieri e Lucia Profumo